IL RUOLO DELLA DONNA NELL'EVOLUZIONE DELL'UMANITA'

TRATTO DAL LIBRO: LETTERE DALL'INDIA
DI ELENA ROERICH
LETTERE DA NAGGAR - 1929-1947

1 Marzo 1929

L'avvento della Nuova Epoca è strettamente legato al risorgimento della donna. Come nei migliori periodi dell'umanità, il futuro deve riservare alla donna un posto al timone della vita, un posto accanto all'uomo, il suo eterno compagno e collaboratore. Tutta la Grandiosità del Cosmo è formata da due Principi. Il fondamento dell'esistenza si regge sull'equilibrio di questi due Principi. È forse ammissibile sminuire uno di essi?

Tutte le sciagure e i cataclismi cosmici, sia quelli passati che quelli futuri, sono in gran parte conseguenza della schiavizzazione e dell'umiliazione della donna. La tremenda decadenza della moralità, le malattie e la degenerazione di alcune popolazioni hanno alla loro base la schiava subordinazione della donna. La donna è privata della possibilità di utilizzare in piena misura il più grande privilegio umano, quello dell'accesso al pensiero creativo e al lavoro edificante.

Ella è privata non solo dell'uguaglianza dei diritti, ma, in molti paesi, anche delle eguali possibilità di istruzione. Non è ammessa alla realizzazione delle sue capacità, non è ammessa alla costruzione della vita sociale, di cui è membro con pari diritti in forza della Legge e del Diritto cosmico. Una donna schiava può dare al mondo solo degli schiavi. Il detto “una grande madre ha anche un grande figlio” ha un profondo fondamento cosmico e scientifico, poiché spesso il figlio eredita maggiormente dalla madre e, al contrario, la figlia risulta essere l'ereditiera delle forze paterne.  Grande è la Giustizia Cosmica! Umiliando la donna, l'uomo ha umiliato sé stesso. E' in questo che bisogna cercare la spiegazione della scarsa manifestazione del genio maschile ai giorni nostri.

Se i due principi fossero in equilibrio, sarebbero possibili tutti quegli orrori e quei delitti che vengono perpetrati oggi? Nelle mani della donna è la salvezza dell'umanità e del pianeta. La donna deve prendere coscienza del proprio significato, della propria grande missione di Madre del Mondo e prepararsi ad assumere la responsabilità del destino dell'umanità. La madre, la donatrice della vita, ha il diritto di disporre del destino dei propri figli. La voce della donna-madre deve risuonare nelle file degli arbitri delle sorti dell'umanità. Non è forse la madre a porre i primi semi della vita cosciente del bambino? Non è forse la madre a dirigere e dare sfumature e qualità a tutte le aspirazioni e le capacità dei figli? Tuttavia una madre privata della cultura del pensiero, di questa corona dell'esistenza umana, può solamente contribuire allo sviluppo delle manifestazioni inferiori delle passioni umane.

La donna che anela alla conoscenza e alla bellezza con la piena coscienza della propria responsabilità innalzerà il livello morale di tutta la vita. Non vi sarà posto per quei vizi ripugnanti che conducono alla degenerazione e alla distruzione di intere popolazioni!

Aspirando all'istruzione e alla conoscenza, la donna deve ricordarsi che tutte le organizzazioni culturali sono solo delle finestre o dei gradini che permettono di accogliere la conoscenza e la cultura superiori. 

L'autentica cultura del pensiero cresce con la cultura dello spirito e del cuore. Unicamente una tale unione dà quella magnifica sintesi senza la quale non è possibile percepire tutta la grandiosità, la molteplicità e la complessità del ricamo della vita dell'uomo nel suo perfezionamento cosmico infinito. Dunque, che la donna, aspirando alla conoscenza, non dimentichi la Sorgente della Luce e quei Condottieri dello Spirito, quelle magnifiche Menti che hanno creato, in verità, la coscienza dell'umanità. Avvicinandosi a questa Fonte, entrando in comunione con questo Principio-Guida sintetico, l'umanità troverà la via dell'autentica evoluzione.

Che sia proprio la donna a conoscere e ad annunciare questo Principio-Guida, perché sin dall'inizio dei tempi le è stato affidato il filo che lega i due mondi, quello visibile e quello invisibile. Alla donna spetta di diritto manifestare la potenza della sacra energia vitale. La futura epoca porterà al mondo la conoscenza della potenza di questa grande energia originaria che mostra le sue qualità superiori nelle immortali creazioni del genio umano.

Le donne occidentali si sono già destate e rese consapevoli delle proprie forze e i loro contributi culturali sono già visibili, tuttavia – come succede solitamente all'inizio – per la maggior parte di loro quest'aspirazione a riequilibrare i diritti si esprime con un'imitazione. Ma non nell'imitazione, bensì nella sua espressione individuale e irripetibile, sta la bellezza dell'equilibrio dell'armonia, Vogliamo forse che l'uomo perda la bellezza del suo coraggio? Così un uomo, che è privo del senso della bellezza, non ama vedere né l'imitazione di certe abitudini negative del proprio principio né la competizione nella sfrenatezza dei costumi. L'imitazione inizia sempre da ciò che è più facilmente raggiungibile. Speriamo che questo stadio si esaurisca velocemente e la donna approfondendo la propria conoscenza di Grande Madre della Natura, trovi l'irripetibile magnificenza della propria espressione creativa.

Il Cosmo, manifestando l'unità della legge, è irripetibile nella sua multiformità. Perché allora l'umanità tende all'uniformità in tutto, violando però allo stesso tempo l'unità fondamentale della legge? L'uniformità dei costumi, l'uniformità della vita e, soprattutto del pensiero vengono difese, dimenticando che l'uniformità delle manifestazioni porta alla stasi e alla morte.

La vita e la sua potenza consistono nell'eterno mutamento delle forme. È necessario seguire questo principio vivificatore in tutte le manifestazioni della nostra vita.

Richiamiamo alla memoria le più mirabili immagini eroiche di tutti i tempi e di tutti i popoli e, anelando creativamente al perfezionamento, adottiamo con lo spirito della nostra epoca le loro qualità e i loro conseguimenti; solamente tale imitazione darà il giusto fondamento per compiere ulteriori progressi.

Concludo questo mio appello alla donna con una pagina dell'Insegnamento della Vita.

“Quando i popoli si rivolsero al principio del disequilibrio, allora il principio dell'autodistruzione si affermò. L'opposizione all'autodistruzione può essere imposta solo per mezzo dell'equilibrio. L'umanità non commisura il principio di creazione e con ciò viola i fondamenti dell'esistenza. Quando, in forza della legge del Magnete Cosmico, si verifica la subordinazione dell'inferiore al superiore, questo riguarda solamente quelle energie che per propria essenza devono trasmutarsi. Ma quando i Principi sono chiamati alla creazione vivificatrice, allora gli uomini non possono destituire uno dei Principi senza autodistruggersi. Ecco perché l’umanità intraprenderà la via dello sviluppo cosciente solo quando avrà compreso l’affermazione paritaria di tutti e due i Principi. Tutte le ideazioni prive di questi due Principi possono rafforzare il disequilibrio. L'umanità deve manifestare la comprensione della Legge del Magnete Cosmico.  Si può realizzare molto progresso nella catena dell'evoluzione, se ci si rende consapevoli della magnificenza dei due Principi quali fondamento   dell'esistenza”

Tale semplice verità finora non ha ancora trovato posto nella coscienza dell'essere umano! I nostri scienziati, i biologi, i chimici, i fisici, a quanto pare, dovrebbero conoscere questa verità sul cardinale significato dei due principi, o della polarità; tuttavia tacciono. E questa verità, nella sua immediata, sacra e vitale applicazione, è calpestata dal grande egoismo; il diritto del più forte si impone dappertutto. La tragedia sta nel fatto che la ragione dell'essere umano ha perso il legame con la sua Sorgente, la Ragione Cosmica. Essendo parte del Cosmo, l'uomo non si rende conto della sua solidarietà, della sua unità con Esso. E le osservazioni dei fenomeni della natura non generano in lui alcuna analogia. Tanto più che è proprio in queste osservazioni e in queste comparazioni con l'essenza umana che bisognerebbe cercare le chiavi per tutti i misteri dell'Esistenza e, conseguentemente, anche la soluzione di molti problemi della vita. Le persone ripetono come pappagalli l'antica usuale sentenza: il macrocosmo è il microcosmo! Quanto viene detto e ripetuto senza prestare la minima attenzione al senso delle parole pronunciate! I dogmi imposti, le leggi umane e la standardizzazione della vita hanno fatto disimparare all'umanità il processo del pensiero e hanno fatto degli uomini, a parte rare eccezioni, degli uomini che ripetono a memoria formule comunemente accettate. Ma quando vi sarà la possibilità di sprigionare il pensiero umano? Tutti parlano e riparlano delle svariate libertà, ma tutti gli schieramenti hanno paura della stessa bestia, la libertà del pensiero!

Per questo motivo la donna deve mettersi alla difesa non solo dei propri diritti, ma anche della libertà del pensiero di tutta l'umanità! Pensiamo nel modo più luminoso e più ampio possibile. Attraverso lo sviluppo delle capacità del pensiero le nostre possibilità cresceranno meravigliosamente. E' stato Detto: “…il regno non è nelle corone e nemmeno nelle folle, bensì nella cosmospazialità delle idee”.

“Creeremo con il nostro pensiero città, paesi, pianeti! Ma che questi pensieri generati dal cuore, perché solo il pensiero dal cuore vive. Il cuore è il più grande Magnete Cosmico. Verso il cuore sono attirate tutte le energie cosmiche. Il cuore assimila tutte le energie indirizzate ad esso. Il cuore esprime nella vita tutte le aspirazioni. Il fuoco dello spazio tende verso il cuore e in questo principio è posto tutto il processo cosmico. Così, il Cosmo vive nella gravitazione del cuore. Unicamente le energie basate sull'attrazione del cuore possono essere vitali.  Così infinitamente è forgiata dal cuore la catena delle vite.

Avete già dato ascolto al vostro cuore?  Palpita al ritmo del Cuore Perfetto che vi comprende tutti?”

Dunque, concludo parlando del cuore: che la donna si affermi con questo grande simbolo della trasfigurazione di tutta la vita e ardisca al podvig* della rinascita spirituale di tutta l'umanità.

Che la Madre, donatrice e tutelatrice della vita, diventi Colei che Guida, Magnanima e Protettrice.

* podvig: (russo) atto eroico mirante al Bene dell'Umanità compiuto con la massima tensione e al limite delle forze fino al completo sacrificio della propria vita.