Pubblichiamo, per la sua straordinaria attualità, il discorso tenuto da Francesco Varetto in occasione della Festa della Pasqua del 2003

La Pasqua è legata alle note del «passaggio» e della «resurrezione». Noi oggi viviamo in un’epoca di grandi «terremoti». Il terremoto, ci viene detto, è un’energia di cambiamento che avviene d’autorità tutte le volte che gli uomini fanno resistenza e non si adeguano al Piano Evolutivo. Il terrremoto, simbolicamente, per quanto riguarda la coscienza, ci obbliga a costruire una nuova casa, ovvero un “passaggio” ad una nuova forma pensiero con fondamenta antisismiche, ovvero basata sui volari etici, l’applicazione quotidiana delle Leggi universali. Per noi però è difficile staccarci quando siamo stati troppo a lungo in una casa, ma questo attaccamento può condurci alla morte, non tanto fisica quanto della coscienza, con il rischio di fermare la nostra evoluzione, ostinandoci a restare in una casa ormai obsoleta. Sappiamo che il cambiamento non è mai facile e che la nostra mente inferiore, spesso, crea una pericolosa trappola nella quale è facile cadere, cioè ci convince che stiamo operando i cambiamenti mentre in realtà abbiamo solo compreso quello che è necessario fare, senza però essere riusciti a realizzarlo. Questo può avvenire sia a livello individuale che collettivo. Ci rendiamo anche conto che la conseguenza inevitabile della resistenza è la crisi.

Il ciclo costituito dell’Era dei Pesci è ormai finito. Quest’Era è stata una forma-pensiero molto potente che ha condizionato, e che condiziona ancora oggi, molto profondamente la nostra vita. Ci ha portato le religioni ecclesiastiche, la mistica, le grandi ideologie – sia libertarie che totalitarie – che nei loro aspetti positivi hanno donato agli uomini la devozione verso grandi ideali di vita, e nei loro aspetti negativi hanno dato la convinzione che il proprio ideale fosse il migliore e che, in quanto rappresentanti di Dio e del popolo, fosse sempre portatore di una «giusta causa». In sintesi, ci hanno mostrato fino a che punto può arrivare il fanatismo ideologico.

Una forma-pensiero è come una casa. Essa è il nostro mondo, nel quale circolano gli stessi pensieri, gli stessi discorsi, le stesse idee. Quasi nulle sono le possibilità di confronto con punti di vista diversi, e in questo senso gli algoritmi dei social sono l’amplificatore di un pensiero sempre più polarizzato e superficiale. Chi abita in queste case tende a non elaborare più idee nuove, a non riflettere, a non ragionare col proprio intelletto e a non coltivare più la razionale pratica del discernimento, ma assorbe, facendoli propri, concetti e opinioni altrui conformi alla forma-pensiero in cui è inserito. Si ripetono così slogan come se fossero degli assunti universali, senza sottoporli alla verifica della realtà.

In questo momento di decadenza idee e ideali sono diventati idoli, di cui si è perso il significato originario. I termini «pace», «guerra» e «amore» sono alcuni esempi di questa idolatria. La malattia odierna, come ci insegna la Scienza dello Spirito, è sorta in quanto il fallimento di molti di questi ideali ha dato vita ad un ideologismo frustrato che non accetta la propria fine, facendo posto a qualcosa di necessario e nuovo, ma si trasforma nella tirannia delle proprie forme-pensiero, che vengono ripetute in ogni occasione alimentando un fanatismo ideologico che è dilagato tanto da diventare una vera e propria epidemia.

La Pasqua è resurrezione! È guarigione come trasformazione, ossia inizio di una nuova vita e passaggio dalle tenebre alla luce; da ciò che non è reale, ed è frutto di una nostra visione distorta, alla realtà, ovvero alla comprensione di ciò che oggi richiede il Piano Evolutivo; dalla morte o predominio delle forme-pensiero della passata Era dei Pesci, all’immortalità che solo le forme-pensiero create dall’Anima ci possono garantire. Per risorgere, per rinascere però, bisogna prima morire. Se non ci stacchiamo dalle vecchie formepensiero non possiamo entrare nelle nuove. Se non cessiamo di pensare e di comportarci come uomini e donne ordinari e partigiani, non possiamo cercare di comprendere il punto di vista della Gerarchia Spirituale e soprattutto il Piano Evolutivo. La forma-pensiero della Gerarchia è caratterizzata da una nota fondamentale: quella dell’Amore verso gli esseri umani. Anche l’Amore, però, è una forma-pensiero che si perfeziona nel corso del tempo: non più un amore mistico e romantico, oggi le nuove energie dell’Era dell’Acquario e del 7° Raggio ci invitano a vedere e vivere questo valore in un modo più mentale e scientifico, concependo l’Amore come creazione di possibilità di crescita, cioè la creazione di circostanze che rimuovano tutti quegli ostacoli che impediscono l’evoluzione della coscienza umana.

Uno dei maggiori ostacoli è la limitazione della libertà umana, sia individuale che collettiva. Perché è così importante la libertà dell’uomo? Perché il libero arbitrio è l’essenza stessa dell’essere umano, è la possibilità di crescere, di evolvere e di riconoscersi come umanità. Senza libero arbitrio non c’è evoluzione. Da sempre la Gerarchia Spirituale ha favorito quelle circostanze che aiutavano la realizzazione delle libertà fondamentali e del riconoscimento dei diritti umani. A questo scopo Essa ha utilizzato persone e nazioni, più o meno consapevoli, per creare e realizzare questa importante possibilità di crescita della coscienza umana. Dal punto di vista della Gerarchia Spirituale, quindi, tutto ciò che concorre a manifestare queste libertà per sviluppare la coscienza umana è considerato un atto d’Amore. Ogni totalitarismo e ogni dittatura sono sempre stati considerati nefasti proprio perché impediscono agli uomini di pensare, di parlare, anche di sbagliare e di fare esperienza, ossia di evolvere. La crisi attuale è determinata proprio dalla difficoltà di passare da una forma-pensiero basata sul totalitarismo e sull’autoritarismo, che ha permeato tutta l’Era dei Pesci, ad un’altra forma-pensiero fondata sul continuo perfezionamento della democrazia, che è la nota dominante dell’Era dell’Acquario.

Perché è così importante la democrazia? Perché essa costituisce il primo passo per arrivare a quella ambita meta della giustizia sociale. La sua realizzazione è oggi nei sogni e nelle speranze di molte persone. Ma sognare e sperare non basta. Occorre costruire un nuovo ordine sociale che impedisca le ingiustizie. Vedere solo i lati negativi, è proprio degli adolescenti. Le persone mature sanno che la giustizia si può solo costruire con proposte positive e assumendo posizioni responsabili. La strada che la Scienza dello Spirito ci indica per far questo è quella di partire da noi stessi e dalla trasformazione della nostra vita attraverso la conoscenza e soprattutto l’applicazione delle Leggi Universali migliorando notevolmente la qualità della sua vita e anche di quella degli altri. La conoscenza di quell’assioma fondamentale che recita «l’energia segue il pensiero» ci insegna che tutto quello che immettiamo nello spazio, sentimenti e pensieri, prima o poi si manifesta nella vita sul piano fisico. Se i nostri pensieri sono di piombo – ossia permeati di odio, antagonismo o contrapposizione verso individui, gruppi o nazioni – anche se vengono mascherati con parole di pace, creeranno una società di piombo e alimenteranno la guerra. Se noi, a livello individuale, stabiliamo con gli altri dei rapporti basati sull’arroganza, sull’aggressività e sulla prepotenza sarà inevitabile, secondo la Legge di Analogia e Corrispondenza, che anche le relazioni fra gruppi e nazioni seguano questa impostazione.

L’uomo è il prodotto del suo pensiero, ciò che pensa diventa.

Se vogliamo veramente portare la pace nella nostra vita – pace che è solo un effetto e non una causa – allora ci viene chiesto di essere coerenti con i nostri pensieri, che dovranno essere improntati all’equità, alla comprensione che nessuno è perfetto e alla volontà di creare quei giusti rapporti che garantiscano ad ognuno la libertà di pensiero e il rispetto dei suoi diritti fondamentali, tanto per cominciare ad incamminarci verso la Giustizia. Solo allora avremo una società il cui fondamento sarà la pace, e tutto questo ci avvicinerà un po’ di più all’Amore. Così potremo risorgere ad un nuovo modo di pensare e di conseguenza ad una nuova vita.

Nell’Alto dei Cieli è sempre una grande gioia quando un individuo, un gruppo o una nazione risorgono a nuova vita. Dovrebbe essere così anche in Terra! Allora la Pasqua avrà veramente svolto la sua funzione.