La parola legge di solito è associata all'idea di soggezione verso un'autorità inesorabile, inflessibile e incompresa da colui che ne è soggetto, il quale si sente come assorbito all'interno di una forza maggiore a cui non può sottrarsi. Come conseguenza inevitabile il concetto di legge suscita nell'uomo la sensazione di debolezza, fragilità e impotenza, come una foglia in balia del vento, trasportata verso una meta ignota, sulla quale si possono solo fare congetture e ipotesi. L'uomo sente la sua libertà piegata, forzata e sacrificata ad un interesse maggiore che non capisce o non condivide. Questo è però inevitabile, almeno fino a quando non scoprirà che in realtà quello che lui chiama libertà (individuale e separativa: “Faccio quello che voglio”) non esiste, in quanto ciò che muove la vita è solo il servizio di un essere verso l'altro, al fine di arrivare alla coscienza e alla fusione nell'Unità finale. Questo iter evolutivo e progressivo è stato posto da una Volontà superiore all'interno di una Legge, in modo da rendere il risultato ineluttabile.

Il Maestro Hilarion ci dice: “In tutto l'Universo non esiste cosa o creatura che sia libera, non vi è mai stata, né mai esisterà”. La vera libertà è quella dell'Anima, libera dall'antica schiavitù in cui l'aveva relegata e imprigionata la sua personalità o sé inferiore. Quando questa impara ad obbedire alla legge precedentemente infranta e accetta l'unione e la guida del Sé Superiore, allora l'Anima comincerà a diventare libera di esprimersi e di affermarsi: libera da tutto eccetto che dalla Legge poiché Ella è la Legge. In questo senso la legge è ciò che dona la libertà all'uomo: comprendere la legge ed applicarla è la vera libertà.

Cosa sarebbe il mondo oggi se esso fosse governato solo dall'uomo, dalla sua avidità ed ignoranza?  Un significativo riflesso possiamo vederlo negli odi feroci che travagliano Paesi, oppure nell'insensatezza della distruzione del proprio habitat con un inquinamento della vita a tutti i livelli. Cosa sarebbe oggi l'uomo se non fosse condizionato dalla volontà di bene, che è la principale qualità delle energie emesse dalle Grandi Vite che reggono l'Universo?

Cos’è la legge se non l'attuarsi dei Propositi, Piani e Progetti di queste Grandi Vite? Come può l'uomo arrestare o impedire alle energie cosmiche di arrivare al nostro pianeta e attraversare ogni individuo? Come può l'uomo sperare di fermare il sorgere e il tramontare del sole, la nascita e la morte, l'alternarsi della luce e dell'oscurità?

Noi sappiamo che il giorno segue la notte, così come la veglia segue il sonno. Queste sono leggi inevitabili ed eterne. Le leggi sono impulsi emananti da un Creatore Cosmico che diventano per l'appunto leggi, quando producono effetti nella materia e nello spazio senza incontrare resistenza. Come dice la Scienza dello Spirito, l'uomo può essere volente o nolente, compiaciuto o meno, ma la Legge presuppone un Essere Superiore, dotato di Intelligenza e di Amore, che avendo uno scopo definito, coordina le sue forze in modo da dirigere la sua attività all'esecuzione ferma e costante di un Piano predisposto, fino alla sua completa maturazione. Con chiara Conoscenza della meta da raggiungere, tale Entità mette gradualmente in attività quegli stadi che condurranno all'attuazione perfetta del Piano Divino. Nel momento in cui conosciamo le Leggi tutto l'ordine dei valori e dei modelli materiali, proposti dalla nostra cultura, spontaneamente trovano una sistemazione diversa. La scala dei valori e le priorità all'interno della nostra vita cambiano. La conoscenza e l'applicazione delle Leggi rappresentano la chiave di volta per portare la qualità nella nostra vita, e per indicarci correttamente il sentiero nella nostra sostanziale funzione di ricercatori costanti del Divino.

 LA LEGGE QUALE IMPULSO SPIRITUALE

Fino a poco tempo fa non avevamo un insegnamento sistematico sulle Leggi. Oggi l'evoluzione dell'umanità e il passaggio di larga parte di essa sul piano mentale, hanno reso possibile una conoscenza più ampia, profonda e dettagliata delle Leggi, che in larga misura è stata fatta dal Maestro D.K. Nei suoi libri scritti tramite Alice Bailey. Oggi l'uomo, con gli strumenti adatti per vivere in armonia nel grande organismo in cui è inserito (la Natura); deve solo ampliare la loro conoscenza prima e, attraverso la purificazione dei suoi corpi e l'applicazione nei suoi rapporti quotidiani, inserirle nella sua coscienza facendole diventare cultura di vita.

Se la cultura è la base di un modo di vivere allora, per cambiare questo modo, bisogna conoscere le leggi della vita e far nascere una cultura che le rispetti. Chi conosce le leggi della vita ha in mano le chiavi della porta della beatitudine. Inconsciamente l'uomo questo lo ha sempre intuito. Se, come abbiamo detto prima, noi osserviamo la sua vita sociale notiamo che in qualsiasi struttura di lavoro, di studio ecc. entra un individuo, per prima cosa gli vengono insegnate le regole e le leggi che la governano. L'educazione di ogni bambino è fondata sull'insegnamento delle regole che gli permettono di rispettare le leggi del piano fisico ( per evitare di cadere, bruciarsi, ferirsi, ecc.). la scuola insegna le leggi che l'uomo oggi conosce (fisiche, chimiche, linguistiche, ecc.).

il grado evolutivo attuale dell'umanità, richiede però che vengano inserite nell'insegnamento anche quelle leggi che vanno oltre il piano fisico e toccano il piano emotivo, mentale e spirituale. Oggi, del piano emotivo, si osservano solo le conseguenze del comportamento dell'uomo e raramente si riesce a risalire alle cause che lo hanno determinato perchè si conoscono poco le  sue leggi.   La psicologia indaga e opera in questo campo, ma i risultati della sua ricerca sono conosciuti da pochi in quanto non gli si attribuisce un 'importanza tale da inserirla nell'insegnamento didattico obbligatorio.  Del piano mentale si osserva quello che l'uomo ha pensato nel passato,  la filosofia, oppure ciò che ha prodotto lavorando con la sua mente, la letteratura. Del piano spirituale si è osservato solo l'insegnamento delle religioni, però la spiritualità è un'altra cosa....!

Quello che l'uomo ha fatto e fa è sostanzialmente corretto: la società insegna ai giovani quelle leggi che conosce. Deve solo ampliare la sua conoscenza, comprenderle e diventare coerente nella loro applicazione. Naturalmente conoscere e comprendere sono due termini differenti, con diverse implicazioni evolutive. Tutti possono conoscere le leggi, mentre può comprenderle solo chi, dopo un lungo lavoro di purificazione, sarà giunto in contatto col proprio Sé superiore.

Solo a chi arriverà sulla cima della montagna con la materia sotto i suoi piedi, la luce rivelerà ai suoi occhi e alla sua mente più vasti orizzonti. Solo allora l'uomo si renderà conto che la legge non è altro che un impulso spirituale che esprime un proposito intelligente, basato e diretto saggiamente dall'Amore. Solo allora egli comincerà ad accettare la legge ed applicarla, ovviamente nella misura in cui lo permetteranno il suo sviluppo evolutivo e la sua conoscenza. Si cesserà allora di fare resistenza e ognuno si prodigherà per diventare un canale trasmettitore, un perfetto strumento, esempio e modello di vita armonica, ordinata e vissuta nella legge. In altri termini l'uomo diventerà un Figlio di Dio che manifesta la legge con un nobile carattere, un'Anima pura e una grandezza morale di vita. Molti si chiedono: “ ma qual'è la volontà di Dio....come faccio a riconoscerla e a seguirla?”.

E` semplice: conosci, rispetta e applica la LEGGE !!!